Lombardia : “La Regione informa”

LOMBARDIA

La regione informa

Novità sulla segnatura del tesserino, finalmente un po’ di chiarezza

Segnatura del tesserino

  • L’Ufficio caccia di Regione Lombardia, su esplicita richiesta del consigliere bresciano Floriano Massardi ha fornito un ulteriore chiarimento circa le modalità di annotazione sul tesserino venatorio regionale degli abbattimenti di fauna selvatica ex art. 22 comma 7 della legge regionale.
  • Scrivono gli uffici: “Dalla lettura del combinato disposto dalla norma nazionale e di quella regionale, più di dettaglio, è possibile dedurre un orientamento di massima secondo il quale, nella specifica forma di caccia da appostamento alla sola migratoria, la locuzione “gli abbattimenti accertati” possa essere declinata nella annotazione in contemporanea sul tesserino venatorio di più capi abbattuti, ovvero nel procedere ad annotazioni “cumulative” per più capi abbattuti, con ragionevole periodicità giornaliera, sempre beninteso sul posto di caccia”. Quindi una risposta quella di Regione Lombardia che chiarisce che il cacciatore può segnare più capi insieme e a cadenza periodica durante la giornata di caccia.
  • Pertanto un cacciatore non è più sanzionabile per il fatto di aver segnato 5 tordi e averne altri tre sotto le piante non ancora segnati. Siamo convinti che grazie a questa interpretazione gli agenti della vigilanza, soprattutto volontaria, che fino ad oggi hanno elevato i verbali amministrativi saranno in gravissima difficoltà nel sanzionare l’omessa segnatura di capi ritrovati sotto le piante. Al contrario potrà essere sanzionata senza scusanti l’omessa segnatura dei capi incarnierati.

 

Consegna del tesserino a domicilio dal 2019

  • Grazie a un provvedimento approvato dalla giunta regionale lombarda su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, dalla stagione venatoria 2019 il tesserino sarà inviato direttamente a casa dei cacciatori lombardi attraverso il servizio postale.
  • “Abbiamo accolto una richiesta da tempo avanzata dal mondo venatorio, soprattutto in provincia di Brescia e di Bergamo” ha dichiarato Rolfi. “Con questo intervento miriamo a superare incombenze burocratiche e disguidi. Ci sono state infatti diverse problematiche nella distribuzione avvenuta attraverso gli enti locali. Scegliamo in questo modo una via molto semplice, uniforme e senza intermediari che consentirà al cacciatore, che già paga le tasse regionali, di avere direttamente a casa il tesserino, un titolo funzionale alla attività di caccia. Dall’altro lato togliamo una incombenza anche agli enti locali” ha aggiunto l’assessore. “La Regione Lombardia prosegue nel lavoro di semplificazione per favorire l’attività venatoria e ridurre la burocrazia” conclude Rolfi.

 

Caccia al cinghiale  in zona ALPI 

Entro la fine di novembre in Regione sarà approvato il provvedimento che autorizzerà dalla nuova stagione venatoria la possibilità di caccia al cinghiale in braccata o girata, in zona ALPI, anche di sabato.  

 

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3 Commenti

  • Ivan Moretti

    Bene la spedizione a domicilio. Si superano molte difficoltà e “traffici vari” che avvenivano a livello locale.
    Occorre però provvedere anche ad una modifica dello stesso documento: dove si segnano le quindici giornate aggiuntive per la caccia di selezione previste dalla legge 19/2017 ? Quella sulla gestione del cinghiale per intenderci.

  • Fulvio ugolini

    Finalmente un po’ di chiarezza.Grazie

  • marco

    Caro Assessore la spedizione al domicilio del cacciatore, come per altro avveniva fino a quando era la Provincia deputata alla caccia, per quanto utile, è l’ultimo dei problemi. Avrei piacere invece di sapere come procede il tavolo tecnico in materia di deroghe e di impianti di cattura, ammesso che ci sia la volontà politica di perseguire questi obiettivi. Eviterei se possibile di iniziare l’iter ad agosto 2019!

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