Dal 15 febbraio divieto dell’utilizzo del piombo nelle zone umide

Dal 15 febbraio divieto dell’utilizzo del piombo nelle zone umide

Dal 15 febbraio scatta su tutto il territorio dell’ Unione Europea – anche nelle aziende venatorie e nelle Aziende agrituristico venatorie – 

 

Dal 15 febbraio scatta il divieto nelle zone umide

Dal 15 febbraio entrerà in vigore anche in Italia il divieto di utilizzare e di trasportare munizioni e cartucce in piombo nelle zone umide. A pochi giorni dall’entrata in vigore di questo nuovo regolamento siamo però ancora in attesa di evidenti chiarimenti da parte di Bruxelles. Anche perché non si tratta di una Direttiva recepita in maniera elastica dai vari stati membri, ma di un out-out senza appello e senza possibilità di interpretazioni per tutte le nazioni. Vediamo ora i punti da chiarire nello specifico.

  1. Il primo riguarda appunto la definizione di zona umida, più ampia di quanto non sia in molte leggi già esistenti negli Stati membri dell’Unione europea (una legge che limita l’utilizzo del piombo è presente ovunque tranne che in Polonia, Irlanda, Romania, Slovenia e a Malta; ma a Malta le zone umide scarseggiano, e la caccia agli acquaticinon è particolarmente diffusa in Slovenia);
  2. Il secondo all’istituzione di una zona cuscinetto con un raggio di cento metri intorno alla stessa zona umida indicata;
  3. Il terzo alla presunzione d’innocenza per chi porta cartucce all’interno di una zona vietata. Stando alle disposizioni del regolamento toccherà al cacciatore (o tiratore) dimostrare che non le avrebbe utilizzate nelle zone vietate.
  4. Il quarto l’applicazione uniforme in tutti gli Stati Membri, quindi su tutto il territorio dell’Unione Europea

Ci si augura quantomeno che nel periodo inziale vi sia buon senso e tolleranza da parte degli organi preposti al controllo in modo che l’applicazione di questo nuovo regolamento possa avvenire senza ulteriori tensioni, partendo dal fatto e dal diritto del principio di non colpevolezza per il cittadino.

 

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