Fondazione UNA: il posto degli animali nella costituzione

Fondazione UNA: il posto degli animali nella costituzione

TRA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E APPROCCIO SCIENTIFICO

Fondazione UNA: il posto degli animali nella Costituzione

 

Fondazione UNA: il posto degli animali nella Costituzione – Uomo, Natura, Ambiente – AB Agrivenatoria Biodiversitalia,  in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare e, nell’ambito del loro rispettivo impegno nel facilitare uno scambio di progettualità tra realtà ambientaliste, agricole, venatorie, scientifiche e accademiche, hanno avviato un confronto con i maggiori esperti sul tema della riforma dell’articolo 9 della Costituzione, con l’obiettivo di discutere quale sia il posto degli animali, le cui specie devono essere governate e salvaguardate dall’uomo, nella nuova formulazione del testo costituzionale.

A seguito della legge costituzionale n.1/2022, intervenuta a modificare gli articoli 9 e 41 della Costituzione, le tematiche ambientali sono state inserite nel testo della legge fondamentale italiana, specificando che la Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi nell’interesse delle future generazioni, che la legge dello Stato disciplina i modi e le forma di tutela degli animali e che l’iniziativa economica privata non può recare danno alla salute o all’ambiente.

Modifiche, queste, che certamente vanno nella direzione di un rafforzamento della tutela dell’ambiente inteso come bene comune da preservare, ma che non soddisfano la necessità di porre entro una prospettiva scientifica il discorso sulla gestione degli equilibri ambientali e faunistici. La tutela della biodiversità, infatti, richiede azioni concrete, nella consapevolezza di come una presunta autoregolazione della natura sia irrealistica. In questo contesto è evidente come non si possa prescindere da un approccio rigorosamente scientifico e scevro di pregiudizi.

 Maurizio Zipponi presidente Fondazione UNA

“L’idea di una gestione virtuosa del territorio e della fauna selvatica che lo popola, secondo criteri scientifici, è uno dei valori cardine su cui si fonda l’operato della Fondazione” ha commentato Maurizio Zipponi, Presidente di Fondazione UNA“La preservazione della biodiversità e degli equilibri naturali richiede un approccio razionale da cui non è possibile allontanarsi. È in questo contesto che si va a collocare l’attività venatoria, inquadrando la figura del cacciatore moderno come persona qualificata, responsabile, in aperta contrapposizione al bracconiere e ad ogni estremismo specista che crea solo danni nel rapporto ecosistemico tra uomo, natura e animali”.

“La tutela dello straordinario patrimonio di biodiversità del nostro paese passa necessariamente da un approccio multidisciplinare che tenga conto della gestione agricola e forestale, dell’attività venatoria, della sostenibilità economica e di una attenta e sempre maggiore ricerca scientifica, ma non può prescindere da approfondimenti giuridici e normativi”. ha aggiunto Niccolò Sacchetti, Presidente di AB-Agrivenatoria Biodiversitalia. “AB è orgogliosa di partecipare con Fondazione UNA e Osservatorio contro le Agromafie a questa occasione di confronto sulla necessità di adottare un approccio integrato nella gestione degli equilibri in Natura”.

L’obiettivo del convegno tenutosi a Roma, primo momento di scambio sul tema tra i diversi mondi che in Fondazione UNA hanno trovato uno spazio comune di dialogo, è stato quello di riflettere sull’importanza di una lettura del testo costituzionale che riconosca il ruolo necessario dell’intervento umano nella tutela degli equilibri naturali, secondo criteri scientificamente provati. Oltre ai contributi degli accademici, il dibattito è stato animato dalla partecipazione del Presidente di Coldiretti Ettore Prandini che, insieme al Presidente Zipponi, ha dialogato sul tema con alcuni parlamentari delle competenti Commissioni di Camera e Senato.

 

Fondazione UNA

Condividi l'articolo sui social!
error

Lascia un commento

required

required

optional


Il beccaccino

Il beccaccino

Il beccaccino Il suo nome scientifico è gallinago gallinago, è un uccello appartenente alla famiglia degli Scolopacidi- tuttavia è noto ai più come il beccaccino. Scoperto nella metà del 700 è un volatile con dimensioni piccolo – medie. Può arrivare fino a 27 cm di lunghezza. È un volatile in grado sia di camminare, grazie alle sue lunghe zampe, sia […]

Caccia con l’arco a “La Baraggia”

Caccia con l’arco a “La Baraggia”   La caccia con l’arco è una pratica venatoria antichissima. Occorre preparazione, tecnica, mimetismo e sapere attendere. Con Andrea Cavaglià e con Simon abbiamo girato questo emozionante video alla Baraggia di Masserano di Biella, a caccia di cinghiali e capriolo maschio. La caccia con l’arco nella baraggia rappresenta un’esperienza unica e affascinante, capace di […]

14° Manifestazione tiro storico a Valle Duppo 2024

14° Manifestazione tiro storico Valle Duppo 2024 Al TAV Valleduppo la 14ma edizione non competitiva di tiro storico – Una rievocazione non competitiva che ha richiamato molti appassionati di tiro. Condividi l’articolo sui social!

La ricerca scientifica: un valore aggiunto

La ricerca scientifica: un valore aggiunto In diretta con il Dott. Michele Sorrenti  Coordinatore Centro studi e ricerche di  Federcaccia – dott. Marco Fasoli S egretario nazionale ACMA  La ricerca scientifica – L’interazione tra cacciatori e accademici favorisce l’adozione di pratiche basate su evidenze scientifiche, che possono migliorare significativamente la conservazione delle specie e la protezione degli ecosistemi. Ad esempio, […]