Intervista a Marco Bruni 24 novembre 2014 – FIDC
Marco Bruni, presidente provinciale di Federcaccia, si presta ad alcune domande di Beppe De Maria e del mondo venartorio.
La prima riguarda l’incontro tra associazioni venatorie ed eurodeputati eletti dalla Lombardia Toscana, Liguria, Valle d’Aosta, Piemonte. Dei 19 eletti invitati hanno partecipato solo in due, ma di notevole peso politico: l’on. Matteo Salvini e l’on. Morgano di Brescia. Sebbene appartenenti a diversi schieramenti politici, entrambi erano concordi sul fatto che la questione di roccoli e deroghe si discute in Europa. E’ appena stata nominata una Commissione con il un commissario Maltese, con cui l’on. Salvini desidera incontrarsi ed ha esteso l’invito anche all’on. Morgano. La commissione attuerà dunque delle decisioni politiche sulle questioni venatorie che leveranno le questioni se non altro dall’arbitrarietà di alcuni soggetti.
Marco Bruni suggerisce che da parte del mondo venatorio si attui una continua azione informativa e conoscitiva riguardo allo studio delle leggi per intervenire in maniera efficace come voce dei cacciatori e non lasciare “terreno scoperta” alla sola azione degli animalisti.
Beppe de Maria chiede delucidazioni sull’aggiornamento delle Banche dati dei richiami vivi. Marco Bruni spiega come le associazione venatorie siano state invitate a verificare i dati forniti dai cacciatori, visti i numerosi errori di inserimento, attraverso un controllo incrociato. Poiché c’è in discussione una legge che limiterebbe il censimento sulla sola segnalazione delle quantità, le associazioni venatorie sono in attesa di una conferma prima di procedere a questo controllo.
Sugli attacchi contro la caccia da parte del mondo animalista Marco Bruni risponde che è un dialogo inutile e impossibile, poiché non vi sono punti di incontro. I cacciatori e le associazioni devono dialogare con chi può dare loro riscontri, devono trovare i meccanismi per una continua verifica degli accordi con la politica, mantenere un atteggiamento costruttivo con la politica, sempre facendo riferimento alla conoscenza scientifica e alla serietà negli atteggiamenti.
Si rende merito all’Assessore Fava di essere entrato in contrasto con il Ministro Galletti riguardo alla chiusura anticipata delle catture, Marco Bruni sostiene che l’on. Fava era più che legittimato da un corretto incedere delle procedure.
Leggi qui l’articolo Cacciapensieri di Marco Bruni a cui si fa riferimento nel video.
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