ACR – Intervista al Presidente Andrea Trenti del 12 12 2015

Andrea Trenti, presidente dell’Associazione Cultura Rurale, spiega del nuovo e importante  progetto per i ripristini ambientali che la sua associazione sta cercando di promuovere. Si basa su un progetto di legge fatto in Veneto, che ACR desidera esportare in Lombardia ed è finalizzato a ricreare l’habitat selvatico.

Su questo fronte è importantissimo creare concretamente un collegamento con gli agricoltori e con i cacciatori, anche per indicare con forza che il prelievo della caccia non è causa della mancanza della fauna, anzi laddove è presente una cultura venatoria che collabora per la buona gestione del territorio, la fauna è maggiormente preservata.

Andrea Trenti sottolinea come questo progetto sia una realtà concreta, interessante al di là della bandiera politica che potrebbe portare. L’ACR desidera, come sempre, il coinvolgimento di tutte le associazioni venatorie e agricole e vorrebbe riuscire a rompere la diffidenza che il mondo venatorio nutre intorno a questa Associazione. Andrea Trenti insiste che il desiderio di allargare la condivisione non è fatto per pubblicità o per fame di tessere, ma per avere una voce più forte nelle istituzioni a supporto di una cultura rurale in contrasto con la mentalità animalista che pervade la società.

ACR sta portando avanti anche la tutela e il ripristino dello spiedo tradizionale, il tentativo è di accentuare la consapevolezza dell’importanza e della tipicità di questo piatto che non è solo limitata alla gastronomia, ma esso è un prezioso simbolo culturale, frutto della tradizione dei nostri avi.

ACR desidera andare oltre le scuse accantonate dai politici e colpire tutte queste strategie che vogliono minare le tradizioni e la ruralità. È basilare, sostiene Andrea Trenti, che sia la stessa società civile a reagire.

Anche i nuovi limiti alle allodole sono solo un modo per non affrontare realmente il problema: le allodole non calano per l’attività venatoria, ma per l’erosione del habitat naturale di queste specie. Limitando le catture non si vuole risolvere il vero problema e questo sistema si riflette anche su altre specie, che potrebbero benissimo essere inserite tra le specie tacciabili, perché godono di ottima presenza sul territorio, ma la volontà è chiaramente un’altra e non è assolutamente contrastata.

Condividi l'articolo sui social!

Lascia un commento

required

required

optional


Lombardia : a che punto siamo con anellini, valichi, soarda ecc ?

Lombardia : a che punto siamo con anellini, valichi, soarda ecc ? In diretta con le associazioni del territorio Condividi l’articolo sui social!

Parliamo di caccia: CPA – abbiamo querelato ISPRA

Parliamo di caccia: CPA – abbiamo querelato ISPRA Parliamo di caccia: Tar e sospensioni-mancata modifica 157- valichi- ATC… In diretta con il Presidente nazionale del CPA Alessandro Fiumani ABBIAMO QUERELATO ISPRA PER OMISSIONE DEGLI ATTI D’UFFICIO Condividi l’articolo sui social!

Grandi predatori: un problema da gestire

Grandi predatori: un problema da gestire In diretta per parlare di lupi, del suo declassamento da “rigorosamente protetto” a “protetto” – sfatiamo le fake animaliste. I costosissimi progetti wolf-life, le aggressioni sempre più frequenti Condividi l’articolo sui social!

Legge 157/92 : a quando le modifiche ?

Legge 157/92 : a quando le modifiche ?   In diretta con noi l’ON. Francesco Bruzzone con i presidenti nazionali Paolo Sparvoli (ANLC) e Marco Castellani (Anuu) Condividi l’articolo sui social!