Anellini e segnature : c’è il SI della Corte Costituzionale
Anellini e segnature – Sentenza favorevole della Corte Costituzionale
Anellini e segnature – Dopo la Legge sullo spiedo bresciano Floriano Massardi mette sul piatto altro due vittorie per la caccia tradizionale in Lombardia – segnali di ripresa ….
– Il 24 maggio è stato sicuramente un giorno da “incorniciare” per il consigliere leghista Floriano Massardi, che dopo lo “Spiedo bresciano”, divenuto Legge con il voto in aula, ha incassato altri due importantissimi successi per la caccia in Lombardia, sanciti proprio d una sentenza della Corte Costituzionale: anellini e segnature. La sentenza : EIUS – Corte costituzionale, sentenza 24 maggio 2022, n. 126
Due sentenze che fanno finalmente chiarezza e che dovrebbero spianare la strada verso una soluzione definitiva per questi due argomenti che sono stati fino ad oggi fonti di discussione e oggetto di contestazioni da parte di chi è addetto al controllo venatorio. Due sentenze inappellabili che mettono fuori-gioco Ispra, Forestali e tutto quel manipolo di associazioni animaliste, che attraverso controlli e segnalazioni hanno causato gravi danni a chi pratica legalmente un’attività sancita per legge.
Sugli “anellini” la Corte Costituzionale ha giudicato legittima la proposta, presentata dal Consigliere Massardi nella quale era richiesto che gli anellini inamovibili dei richiami vivi possono essere in plastica o altro materiale idoneo, oltre al metallo. Pertanto si potranno utilizzare anche anelli/fascette in plastica o teflon purché garantiscano l’inamovibilità.
Per quanto riguarda le segnature dei capi abbattuti la Corte Costituzionale si è espressa positivamente giudicando legittima la proposta del Consigliere lombardo: i capi di selvaggina migratoria possono essere annotati sul tesserino venatorio non necessariamente subito dopo l’abbattimento ma anche dopo l’avvenuto recupero.
Essendo giudizi inappellabili e non impugnabili è comprensibile come queste 2 sentenze risultino strategiche per la caccia tradizionale lombarda alla piccola migratoria.
Due sentenze che tappano la bocca a tutta quella schiera di criticoni mai contenti che avevano risposto “picche” alla battaglia di Massardi sullo “Spiedo Bresciano”, ritenendola inutile senza aver prima sistemato questioni più importanti. Il consigliere leghista, ex sindaco e uomo del territorio, nonché cacciatore e quindi conoscitore della materia, da quattro anni si sta battendo per cercare soluzioni migliorative alla pratica venatoria lombarda, soggetta ormai a sempre maggiori restrizioni, limiti ed impedimenti e proprio da questo punto di vista nessuno può negare l’impegno e la passione che ci ha messo fino ad oggi.
I successi sono stati chiaramente ottenuti grazie al gioco si squadra e quindi con il sostegno di tutta la maggioranza in regione (Lega – Forza Italia e F.d.I). Una dimostrazione pratica di quel famoso detto “Uniti si vince” che ancora non è stato compreso dal mondo associativo.
Spiedo Bresciano, anellini e segnature segnano chiaramente anche una vittoria politica per la Lega, che non sta certo attraversando un buon periodo, in calo di consensi e di credibilità, soprattutto in Lombardia, che hanno favorito alcune trasnsfughe di rilievo.
La Corte Costituzionale ha invece bocciato, giudicandole illegittime, la soppressione della BANCA DATI dei richiami vivi e la modifica che prevedeva che gli organi di vigilanza dovessero verificare soltanto la presenza dell’anellino sui richiami vivi senza pratiche invasive o manipolazioni che possano arrecare danni alla salute dei volatili.
bdm
4 Commenti
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at 07:51
Per noi canonisti e stata una soluzione grazie alla Lega e Forsa Italia voi del mio partito vi troverete contenti e vi saluto con grande piacere e spero che state sempre vicini a noi canonisti viva Lega e Forsa Italia
at 12:42
Curioso modo quello di Massardi di qualificare le vittorie. La medesima sentenza n. 126/2022 della Corte Costituzionale dichiara incostituzionali l’abolizione della banca dati dei richiami vivi, così come il divieto di manipolare i richiami da parte degli organi di vigilanza di tutte le categorie. Davvero costui non ha letto motivazioni e dispositivi ?
at 19:48
Vorrei far presente, che la sentenza della Corte Costituzionale sulla norma relativa all’annotazione dei capi di selvaggina migratoria abbattuta ha interpretato il dettato legislativo regionale nel senso
che l’annotazione deve essere sempre effettuata subito dopo l’abbattimento,ad eccezione dei casi (salvi i casi) in cui la contezza dell’abbattimento stesso, anche ad opera di terzi, avvenga solo al momento del recupero. Per cui si ribadisce l’obbligatorietà dell’annotazione immediatamente dopo l’abbattimento, che viene meno solo in casi eccezionali.
at 11:32
Finalmente qualcosa a nostro favore grazie e buonagiornata