ANLC – Sparvoli scrive al Ministro Salvini

ANLC  – lettera del Presidente Paolo Sparvoli al Ministro Salvini 

Paolo Sparvoli – ANLC

Il Presidente Nazionale di ANLC  invita il Ministro a non cadere nel tranello diffamatorio del WWF che, attraverso una lettera al Ministro Salvini, non ha mancato di raccontare bugie e dati fasulli sugli incidenti di caccia.  Paolo Sparvoli, con riferimento a quanto emerso da un’accurata ricerca del CNCN, ha inviato al leader della Lega una documentazione seria e riscontrabile sui numeri effettivi di incidenti che riguardano l’attività venatoria nazionale e anche i dati, ben più gravi e numerosi riferiti ad altre “passioni”.

Di seguito Caccia & Dintorni pubblica il testo ufficiale di ANLC  inviato al Ministro Salvini a firma di Paolo Sparvoli.

C&D

 

 

Onorevole signor ministro,

stando a quanto pubblicato dall’edizione online de “Il giornale” del 2 ottobre, il WWF Le avrebbe indirizzato un’accorata lettera dai toni quanto mai allarmistici chiedendoLe di intervenire con una serie di severe misure atte a limitare (se non a cancellare del tutto) l’attività venatoria.

A motivare questa richiesta ci sarebbe, secondo l’autorevole associazione ambientalista, un allarmante numero di incidenti avvenuti in ambito venatorio che hanno causato, nel mese di settembre, la morte di 2 cacciatori e il ferimento di 11.

Mi permetto, onorevole ministro, di fare alcune precisazioni fornendoLe, al contempo, alcuni dati, tratti da una corposa ricerca pluridecennale compiuta dal CNCN, che sicuramente nessuna associazione anticaccia e nessun organo di informazione – tanto meno quelli del servizio pubblico – Le forniranno mai.

Innanzitutto, i morti non sono 2 ma 4: 1 a causa di un malore; 1 nelle mura domestiche durante le operazioni di pulizia dell’arma; 1 per un colpo partito dal suo stesso fucile rimasto incastrato; infine il tragico incidente, dai contorni ancora tutti da chiarire, avvenuto il 30 settembre in Liguria. Al tempo stesso, i feriti non sono 11 ma 14, cinque dei quali (tutti di lievissima entità) fra non cacciatori.

Chiarite queste inesattezze, che dimostrano l’approssimazione dei dati forniti dal WWF e, in sostanza, la loro inattendibilità, vorrei suggerirLe, egregio signor ministro, di chiedere alla preoccupata associazione anticaccia che, per allarmare Lei e la pubblica opinione, ha definito questi dati “un bollettino di guerra”, come definirebbe, invece, questi altri dati relativi agli incidenti (circa 200) avvenuti nel mese di settembre sui monti, nelle campagne e nei mari italiani.

Cercatori di funghi: 24 morti (4 per un malore); 2 dispersi e 24 feriti di cui 7 gravissimi-
Escursionisti: 21 morti (3 per un malore); 1 disperso e 30 feriti di cui 4 gravissimi-
Bagnanti annegati: 16 morti e 3 feriti gravi-
Subacquei: 2 morti e 2 feriti

Mentre mi scuso per averLa importunata, Le ribadisco, egregio signor ministro, il massimo impegno della Libera Caccia, di tutto l’associazionismo venatorio riunito nella Cabina di Regia e del CNCN, nel proseguire con incessante energia nella campagna di formazione e sensibilizzazione dei circa 700.000 cacciatori italiani che, per la loro continua opera di tutela del territorio e della fauna selvatica, oltre che per la loro esemplare condotta civile, non meritano assolutamente di essere al centro di questa spietata campagna di diffamazione e criminalizzazione mediatica di stampo esclusivamente ideologico..

Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia più alta considerazione

Roma 4 ottobre 2018
Il presidente
Paolo Sparvoli


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