Bracconieri all’opera sorpresi dai Carabinieri Forestali

Bracconieri all’opera fermati sorpresi dai Carabinieri Forestali durante alcuni controlli sui monti del bresciano

 

Bracconieri all’opera -Si può dire tutto ciò che si vuole e anche difendere l’indifendibile come fa qualcuno, ma chi caccia in maniera illecita, sopra tutto specie protette, con mezzi non consenti e in periodo di caccia chiusa altro non è che  un bracconiere, quindi un delinquente che sottrae selvaggina o migratoria di proprietà indisponibile dello Stato. Punto e basta !

Caccia & Dintorni si schiera con i cacciatori veri, quelli che ottemperano in maniera corretta e scrupolosa alla legge vigente in osservanza delle regole e si dissocia da chi pratica il bracconaggio. Questi, pur avendo la licenza di caccia, non sono cacciatori e ben fanno le forze dell’ordine a sanzionarli duramente, a maggior ragione se sono recidivi, poiché danneggiano e mettono in cattiva luce tutta una categoria composta da brave personeCacciatori che con passione tengono curata la “posta” tutto l’anno, che allevano in maniera scrupolosa e corretta i propri richiami e che cacciano solo le specie consentite.

Anche alcune associazioni si stanno battendo per questo attraverso campagne di moralizzazione e togliendo l’assistenza legale a chi usa mezzi non consentiti.

La stagione di caccia non è ancora cominciata ma sono già numerosi i casi di bracconaggio in provincia che contribuiscono (perché poi si tende a fare di tutta l’erba un fascio …) a identificare  il cacciatore bresciano come il peggior bracconiere di tutta la nazione. E’ questo che vogliamo ?  Smarchiamoci da questa situazione che penalizza una categoria onesta ! 

Caccia & Dintorni – la redazione

 

Bracconieri all’opera fermati sorpresi dai Carabinieri Forestali : di seguito un altro comunicato dei Carabinieri Forestali di Brescia

 BRACCONIERI NELLA RETE DEI CARABINIERI FORESTALI : altri tre bracconieri colti in flagranza di reato 

Bracconieri - operazione dei Carabinieri Forestali

Bracconieri all’opera fermati sorpresi dai Carabinieri Forestali durante alcuni controlli sui monti del bresciano.

Brescia 27 agosto 2019 – Nella giornata di ieri altri tre bracconieri colti in flagranza di reato dai Carabinieri Forestale di Marcheno.
Alle prime luci dell’alba i militari sorprendevano in località “Palazzo del Baglio” nel comune di Brione due bracconieri intenti a catturare balie nere con l’aiuto di n. 6 trappoline di tipo sep. Nonostante l’esiguo numero di strumenti di cattura illegali, il carniere dei due era ricco di selvaggina, infatti i carabinieri Forestali rinvenivano e ponevano sotto sequestro 102 balie nere bottino dell’attività illecita posta in essere. I due, noti alla giustizia in quanto già denunciati lo scorso anno dagli stessi militari per lo stesso reato, in possesso di regolare licenza di caccia, sono stati deferiti all’A.G. per i reati di cui all’art. 30 c.1 l. b e h della legge 157/92, anche per loro dovrebbe scattare l’immediato provvedimento di sospensione della licenza di caccia, nonché le pene previste per i reati di cui sopra.
Infaticabili e con l’attaccamento al servizio che da sempre contraddistingue i militari dell’Arma, i due Carabinieri Forestali di Marcheno, valicavano la Val Trompia e si portavano nel pomeriggio in località “Pozze” nel comune di Vobarno, dove portavano a segno un’altra operazione. Infatti appostati su una rete coglievano in flagranza di reato un uomo residente a Lumezzane intento ad armeggiare sulla sua rete e a piazzare 6 sep. Anche in questo caso venivano sequestrati i mezzi di cattura illeciti e la fauna catturata (14 esemplari di balia nera). In questo caso però, essendo il soggetto un pluripregiudicato anche per reati specifici di caccia, non essendo in possesso della suddetta licenza veniva deferito per il più grave reato di furto aggravato, art. 624 e 625 del C.P., infatti ricordiamo che la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato. Ora il soggetto rischia fino a sei anni di carcere.

 

Comunicato trasmesso dai Carabinieri Forestali di Brescia

 

 

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5 Commenti

  • Franco Ghidini

    Mi auguro che questa volta non si usi la tutela legale come spesso accaduto, togliendo fondi della stessa a chi poi ha realmente bisogno della stessa per piccole infrazioni (vedi giornata non segnata sul tesserino).
    Sarebbe BENE che stavolta le associazioni cominciassero a tutelare i Veri ed Onesti Cacciatori che , per altro pagano magari l’importo più alto dell’assicurazione, inserendosi nella causa penale o come parte Lesa.
    SPERIAMOOOOOOOO

  • Bracconieri non va bene. Cacciatori va bene perché pagano . MA LE PREDE SONO ESSERI VIVENTI, solo gli animali cacciano per mangiare ( una volta anche noi) adesso si ammazza un essere vivente solo per divertimento. Abbasso i bracconieri. Ma la fauna va tutelata non e uno sport….

  • Tino stelvio bazurro

    Viva i forestali

  • Mario baccilli

    Che dire!! X questi casi è giusta che ci siano delle alte sanzioni, e se ci vuole anche il carcere. perché questi non amano la caccia, come un vero cacciatore, che quando va’ a caccia, va’ anche x rilassarsi, x respirare aria buona e x uscire 3 – 4 ore dalla solita vita frenetica.

  • Ilario Manfredo

    Se avevano la licenza di caccia erano CACCIATORI. Si possono quindi benissimo chiamare tali. Nessuna legge per ora lo vieta. Cio’ non significa che tutti i cacciatori si comportano così, sia ben chiaro.

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