Cinowork – 1 luglio 2014

di Laura Tenuta

Questa rubrica è partita dalla Grecia ed oggi per la Grecia “naviga”, approdando a Roma.
L’agonismo nacque in terra ellenica, dove si disputavano gare ippiche, musicali e ginniche.

Agone … caratteristica dello spirito greco, proclive allo sviluppo di ogni migliore dote personale, fisica o morale (…) Innumerevoli sono perciò in Grecia le forme e i modi di tali gare, e si estendono quasi ad ogni campo dell’umana attività.

Citazione dall’Enciclopedia Treccani

Anche Roma ne mutuò lo spirito, ma decisamente diverso: non più cura dell’armonia di un individuo ma giochi violenti per allettare il pubblico (si veda il caso dei gladiatori al Colosseo).
Sfumature in disparte, le Olimpiadi ci giungono nella loro limpida funzione: mettere alla prova una preparazione atletica che se da un lato punta allo spettacolo, dall’altro forma l’individuo che la pratica.
Arrivando ai giorni nostri, Roma vanta il privilegio di avere un complesso degno di nota che va sotto il nome di Foro Italico e che ben si presta all’accoglienza di eventi significativi.
Proprio a Roma, il 1 luglio, evento di galà: la cinofilia, non solo venatoria, abbraccia quell’Istituzione di gran rispetto che è il CONI, per la prima volta in Italia, il Cinowork si esibisce con tutte le sue specialità insieme.
Dog festival, organizzato dalla FIDASC (Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia), in sintesi, segunedo le parole di Roberto Fabricini (Segretatrio Generale CONI), “Momento bello per lo sport, stiamo in un impianto consacrato anche per le Olimpiadi ed oggi accoglie la cinofilia”.
Presenti come illustri rappresentanti: Giovanni Malagò (Presidente ENCI), Roberto Fabricini, Felice Buttiglione (Presidente FIDASC), rappresentanti di una manifestazione madrina di un grande passo avanti: la cinofilia, non solo venatoria, sfila sul red carpet ed entra al CONI.
Carlo Garacci (Istruttore di fama internazionale), Riccardo Morelli (coordinatore nazionale Cinowork), Agostino Corvaia (Squadra Civile Sportiva), Angelo Zoccoli (Istruttore cinofilo) hanno gestito la dialettica esplicativa, mentre Vittorio Papavero (Campione mondiale Agility dog), la squadra della protezione civile (qualificata ai prossimi mondiali), gruppi cinofili della Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, Guardia di Finanza sono scesi in campo per gestire le esibizioni.
Incontro significativo, non solo come momento di aggregazione ma battesimo di una figlia meritevole: la cinofilia che ben può delineare il rapporto atleta-cane, come nel caso dell’equitazione, cavaliere-destriero.

 

Foto di Mauro De Biagi

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