Dalla padella alla brace ?
Dalla padella alla brace ?
Conte si dimette attaccando Salvini, che poi ritira la mozione di sfiducia. In serata il Premier da le dimissioni a Mattarella. Oggi l’avvio di rapidissime consultazioni.
Dalla padella alla brace? Stiamo vivendo un momento di grande tensione politica che, comunque vada, avrà un pesante riflesso sulla crescita economica del paese, delle famiglie, di ognuno di noi. Alla fine anche sulla nostra passione: la caccia. E’ vero che questo dovrebbe essere l’ultimo dei problemi, che prima vi sono impellenti priorità a cominciare dal lavoro, dal futuro dei nostri ragazzi e di tante altre cose, ma le passioni fanno parte della vita quotidiana di ognuno di noi e se ci levano pure quelle che ci resta …?
Dalla padella alla brace? Si perché i casi sono due: o si va a nuove elezioni e quindi con un probabilissimo nuovo Governo di centro-destra non si dovrebbero temere situazioni alla “Costa, oppure un Governo del Presidente, o come dir si voglia, a trazione M5S con il sostegno del PD che sarebbe un disastro, la peggior soluzione.
In questo anno tutti noi abbiamo sperato, chiesto, invocato un blitz salviniano che riportasse la caccia nelle mani dell’Agricoltura, sua naturale competenza, senza la “divisione” di competenze e poteri con l’Ambiente e senza la guida di un ex generale della Forestale il cui capo della segreteria è nientemeno che Mamone Capria, presidente della LIPU legato a ISPRA. Purtroppo ciò non è avvenuto e ancora oggi assistiamo inermi a tutta una serie di pressioni, messaggi e indicazioni che pongono di continuo nuovi paletti a limitare e restringere la nostra passione.
Dalla padella alla brace? Si perché con un Conte-Bis o comunque con un nuovo Governo sostenuto dai grillini e dalle forze di sinistra la situazione potrebbe addirittura precipitare e per la caccia sarebbe un grosso problema. Un rischio che nessuno vorrebbe correre ma al quale ci si deve preparare. E’ per questo che il mondo associativo venatorio, tutto, insieme a quello agricolo devono vigilare e confrontarsi cercando di non lasciarsi cogliere impreparato ad una situazione di questo tipo.
Con un Governo M5S-PD i problemi legati alla gestione della selvaggina, alla forte presenza di ungulati e di fauna selvatica (lupi e orsi) sarebbero totalmente fuori controllo, con gravi danni che si ripercuoterebbero sulle colture e quindi sull’economia rurale.
Il bene del paese prima di tutto, ma anche la nostra passione, gestita da una legge nazionale seppur datata, la 157, che avrebbe bisogno di un forte restyling, per la quale paghiamo fior di tasse merita rispetto !
La speranza resta comunque legata anche a chi ci rappresenta al Parlamento Europeo e che ha manifestato apertamente il proprio sostegno al nostro mondo. Almeno da quella parte potremmo contare sull’appoggio e l’impegno di qualcuno …. o no ?
Caccia & Dintorni
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