Designato in Area Wilderness un settore del Comune di Vico nel Lazio
Riceviamo da Wilderness
MONTI ERNICI
Designato in Area Wilderness un settore del Comune di Vico nel Lazio
Il Consiglio comunale di Vico nel Lazio, con unanime votazione della maggioranza e l’opposizione della minoranza, lo scorso 28 novembre ha approvato la designazione in Area Wilderness di gran parte del settore montano di sua competenza (una porzione della famosa e selvaggia Valle dell’inferno) per un’estensione di circa 2.500 ettari; un ambito che il Comune si è formalmente impegnato a preservare nella sua integrità territoriale fatte salve le opere esistenti, ed assicurando anche la tutela integrale di alcuni settori per finalità di conservazione naturalistica e di biodiversità.
Dopo anni di polemiche tra i propugnatori del Parco Regionale dei Monti Ernici e l’Associazione Italiana per la Wilderness che proponeva invece l’alternativa di un’Area Wilderness, sulle orme dei Comuni di Sora (ad oriente), di Guarcino (ad occidente) e di S. Vincenzo Valle Roveto (settore abruzzese), anche il Comune di Vico nel Lazio ha infine deciso per quest’ultima scelta di tutela territoriale ed ambientale. Si tratta di una grande vittoria non tanto della scrivente Associazione, quanto dell’amministrazione comunale che ha così confermato sia l’apprezzamento dei valori ambientali presenti nelle proprie montagne, sia il diritto democratico di essere essa stessa artefice della tutela dei propri luoghi anziché delegarla all’autorità regionale attraverso vincoli poi inamovibili e assolutamente non gestibili dall’autonomia locale, con negative ricadute in vessazioni sui cittadini e fruitori delle risorse naturali rinnovabili; cosa che la scelta dell’Area Wilderness non provocherà, e che è peraltro oggi anche legittimata da una legge nazionale del 2013 la quale conferma per i Comuni questo potere decisionale in merito alla tutela ambientale dei propri luoghi.
Per una pura coincidenza, questa deliberazione si contrappone a quella del quasi limitrofo ed omonimo Comune di Trevi nel Lazio che lo stesso giorno ha deliberato la sua fuoriuscita dal Parco Regionale dei Simbruini proprio per svincolarsi dai laccioli della legge che da trent’anni vessa cittadini e Comune senza quel ritorno economico che gli era stato assicurato all’epoca della nascita del Parco. Una possibilità, quella di usciere dal Parco, che la legge però non prevede, e che dimostra la profonda diversità esistente tra la scelta del Parco e quella dell’Area Wilderness; una tutela, quest’ultima, basata appunto sul rispetto dei diritti dell’autonomia locale, la quale decide in merito alla gestione dei propri beni ambientali e della loro difesa, lasciando aperta la porta ad un eventuale marcia indietro qualora la cittadinanza volesse in futuro fare scelte diverse per tutto o per parte del territorio oggi tutelato. Un metodo altamente democratico e rispettoso dei diritti delle collettività locali in quanto l’uso delle risorse naturali rinnovabili non vi sarà impedito, dal pascolo ai tagli boschivi alla caccia (sebbene, almeno in questo caso, la caccia sia proibita nell’Area in quanto coincidente in gran parte con l’Oasi Faunistica di Trisulti vigente da decenni).
Con questa decisione Vico nel Lazio si pone come primo Comune italiano ad aver designato un’Area Wilderness nel cinquantesimo anniversario della legge americana che difende la natura selvaggia e che proprio lo scorso settembre lo stesso Presidente Obama ha commemorato; la scelta del Comune di Vico è stata in effetti dedicata a quest’anniversario, ed anche in memoria dei tanti soldati americani che durate l’ultima guerra offrirono la loro vita per liberare l’Italia dal giogo nazi-fascista.
Il Comune di Vico nel Lazio si aggiunge ai già 22 Comuni che nel Lazio hanno fatto scelte simili, dei quali 16 nella sola Provincia di Frosinone. Oggi in Italia esistono 72 Aree Wilderness per quasi 50mila ettari, distribuite in 10 Regioni e 20 Province. L’Area Wilderness è, quindi, un “Parco” che non è un Parco ma che è protetto forse più di un Parco e che nel contempo non si pone come vessatorio ai fruitori della montagna e delle sue risorse naturali rinnovabili e, per di più, a costo zero per la collettività esulando da costosi e burocratici apparati amministrativi; in linea con una politica di spending review ma anche dell’autonomo sistema democraticamente federalista verso il quale si sta sempre più avviando il Paese.
La decisione del Comune di Vico nel Lazio rappresenta anche una chiara e concreta risposta a quei cittadini che vorrebbero far cadere dall’alto il vincolo di Parco Regionale ignorando le democratiche istanze e volontà delle popolazioni locali, arrogandosi il diritto di decidere essi cosa sia giusto fare per proteggere i Monti Ernici; un metodo che ricorda tanto il sistema stalinista di imporre al popolo ciò che non capisce e, magari, come poetò Bertolt Brecht, “lo sciolga (il popolo) per eleggerne un altro” loro più compiacente!
Murialdo, 21 Dicembre 2014 Franco Zunino
SEGRETARIO GENERALE AIW
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