Elezioni Europee 2019: Fiocchi sul podio
Elezioni Europee 2019 : 6 seggi a Fratelli d’Italia, 2 dei quali proprio nella circoscrizione Nord Ovest-
Lo slogan della sua campagna è stato “Un cacciatore in Europa” ed ora questo cacciatore, che si chiama Pietro Fiocchi, in Europa ci andrà per davvero.
Con poco circa 9500 preferenze Fiocchi è giunto terzo nella circoscrizione Nord-Ovest, dietro Giorgia Meloni e Carlo Fidanza e prima di Stefano Maullu e della Santanchè. Ci andrà perché (lo si legge sul sito del Ministero n.d.r.) a Fratelli d’Italia nella ripartizione dei seggi ne spettano 6 , di cui 2 proprio nella circoscrizione Nord Ovest. Sapendo già che Giorgià Meloni non andrà a Parlamento Europeo l’accoppiata di Fratelli d’Italia a Bruxelles potrebbe essere Fidanza-Fiocchi, e se anche Carlo Fidanza dovesse rinunciare per rimanere a Roma nel suo ruolo di parlamentare si aprirebbe la porta alla riconferma di Stefano Maullu. In Fratelli d’Italia la grande sconfitta è la Santanchè il cui risultato non si è rivelato quel collettore di voti che ci si attendeva.
Per Pietro Fiocchi, candidato indipendente e fuori da ogni gioco di potere politico, si tratta di un risultato eccellente.
Elezioni Europee: attendendo Berlato e Comi
Detto questo va segnalato un altro ottimo risultato, sempre tra le fila di Fratelli d’Italia, che è quello di Sergio Berlato, dove in Veneto- circoscrizione Nord Est, ha portato a casa quasi 19500 voti ma che dovrà attendere l’esito della Brexit per fare ritorno a Bruxelles. In stand-by anche Lara Comi il cui destino molto dipende dai conteggi ufficiali e dalla scelta del Cavaliere. Se Silvio Berlusconi optasse per un’altra circoscrizione, lascerebbe il suo posto al Nord-Ovest e in caso di un solo eurodeputato, sarebbe eletto Salini, ex presidente della provincia di Cremona.
Poi ovviamente ci sono gli eletti della Lega, come il bresciano Lancini e la mantovana Cappellari, che avevano avuto incontri con alcune associazioni venatorie ma che di fatto non hanno mai avuto competenze specifiche sul tema se non l’apprezzamento dello spiedo.
Elezioni Europee: a Fiocchi è mancato il sostegno completo delle associazioni venatorie.
Diciamola tutta. Analizzando il voto del cacciatore Pietro Fiocchi, un pensierino è doveroso farlo. Circa 9400 preferenze possono essere tante, ma sono invece poche quelle raccolte in terra bresciana solo 2400 nel bresciano, troppo poche .
Al di la del fatto che in tanti non hanno capito bene come si votava e che il voto disgiunto non era consentito (un centinaio di voti o forse più Fiocchi li ha persi in questo modo), è mancato il sostegno dei cacciatori, anche di quelli che a parole si erano spesi bene ma che poi nei fatti hanno preferito non ufficializzare la propria posizione per non far torto a nessuno. Un bacino che poteva portare come minimo un migliaio di voti in più. La delusione arriva dalla Val Trompia dove i voti raccolti dal candidato Fiocchi sono stati appena circa 300 e dove ci si attendeva un segnale decisamente più forte, anche in virtù della presenza di quel famoso comparto armiero che avrebbe avuto tutto l’interesse di spingere e di far convergere la scelta su di un nome così importante e competente, ma evidentemente anche la categoria degli armieri ha preferito non esporsi. Con maggiore compattezza, ma soprattutto con una scelta di campo coraggiosa. il cacciatore Fiocchi avrebbe potuto arrivare davanti a Fidanza dando prova che la caccia, il voto dei cacciatori è ancora una risorsa importante per la politica.
Ora sappiamo bene però che tutti saranno pronti a salire sul carro del vincitore … . Si sa, va sempre così.
Caccia & Dintorni
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at 22:28
Se i valtrumpini e i bresciani in genere; non hanno votato Fiocchi,vi dice niente?