Bandire gli estremismi animalisti e i populismi venatori
“Nell’Europa che vuole guardare al futuro con idee nuove e nuovi modelli di sviluppo inseriamo, pur non essendo una priorità assoluta, la caccia non solo come tradizione ma quale attività che esercitata responsabilmente può determinare cura della biodiversità e un positivo equilibrio ambientale”: è la posizione dell’Ufficio di Presidenza dell’Arci Caccia del Veneto che ha approvato un documento sulla prossima competizione elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo.
L’ ARCI Caccia del Veneto non darà “suggerimenti particolari”, non ci saranno sponsorizzazioni di singoli candidati o liste ed inviterà i propri associati ad esprimere liberamente il proprio voto guardando alle proprie sensibilità e cercando di notare e privilegiare chi all’interno delle proprie scelte politiche condivide i nostri valori associativi dandogli forza elettorale per poter essere nostro interlocutore in Europa. In questo contesto l’Europa con le sue regole, va spinta verso il buon senso bandendo gli estremismi animalisti quanto quelli venatori che sconfinano nel populismo inopportuno che fanno male all’ambiente e all’ecosistema, non solo per dare risposte agli appassionati “del culto di Diana”.
Crediamo quindi – scrivono nel documento i dirigenti della Presidenza dell’Arci Caccia del Veneto – che la scelta del voto alle liste, l’espressione della preferenza ad uno o più candidati, siano il segnale più importante che il mondo venatorio deve dare per indirizzare l’Europa e le scelte ambientali del domani.
Ed in questo contesto che un esame particolare ci permettiamo e ci sentiamo in dovere di farlo in merito alla scelta del Partito Democratico e Fratelli d’ Italia – AN di candidare nelle proprie fila un estremista ambientalista come l’on. Zanoni e un populista venatorio come l’on. Berlato: entrambi, per noi, sono l’esempio peggiore di quanto abbia fatto male e non serva all’Europa.
Va detto inoltre però – sottolineano all’Arci Caccia del Veneto – che nelle liste del Partito Democratico, notiamo con particolare interesse, molti candidati che hanno culture e atteggiamenti “distanti anni luce “ dall’on. Zanoni. Candidati con i quali molte volte ci siamo trovati a collaborare e che riteniamo fondamentale, per la caccia, una loro elezione o per alcuni riconferma.
Nel solco dell’autonomia politica e associativa dell’ARCI Caccia del Veneto ci rendiamo comunque disponibili a considerare e collaborare con tutti quei candidati che, a prescindere dalla collocazione politica delle liste durante e dopo le elezioni europee, volessero instaurare con noi rapporti nell’interesse della caccia e del mondo venatorio.
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