Il Tar lombardo ha sconfessato le note sigle ambientaliste
Il TAR lombardo – –
La stagione di caccia prosegue ora senza nessun altro ostacolo come da calendario- nessuna chiusura anticipata e confermate le giornate integrative ! Adesso avanti tutta con il Piano Faunistico Regionale
̀ su cui fare una riflessione per il futuro – Adesso avanti tutta con il Piano Faunistico
Il TAR lombardo – – Un passaggio significativo ed esplicito della sentenza del TAR lombardo su si sia espresso nei confronti della caccia:
Nella sentenza si legge anche un apprezzamento al lavoro del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale (CTVN) riconoscendone il ruolo –
Ne consegue il rigetto del motivo E).
2.9 In conclusione il presente ricorso, laddove non deve essere dichiarato improcedibile, deve essere respinto.
3. Il particolare andamento della presente controversia, caratterizzato dall’accoglimento della domanda cautelare monocratica e la complessità delle questioni dedotte inducono il Tribunale a compensare interamente fra le parti le spese di causa. (C&D)
Dall’ ass.re Regionale Alessandro Beduschi
Milano, 07 ott – Il calendario venatorio 2024/2025 di Regione Lombardia è confermato in pieno sia per le date di chiusura sia per le giornate integrative. Lo ha stabilito, questa mattina, la seconda sezione del TAR Lombardia, che ha respinto il ricorso contro la delibera di Giunta 2774 del 15 luglio, presentato da diverse associazioni. Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.
“È una vittoria su tutta la linea – dichiara Beduschi – che conferma le nostre buone ragioni e premia il grande lavoro svolto dagli uffici dell’assessorato per elaborare un calendario equilibrato e basato su motivazioni fondate, anche nelle parti in cui ci si discosta dal parere di ISPRA, che è obbligatorio ma non vincolante”.
Dopo la sentenza del TAR, le attività venatorie in Lombardia proseguono quindi regolarmente come previsto.
“Salutiamo positivamente questa decisione – conclude l’assessore Beduschi – che tutela gli interessi legittimi dei cacciatori lombardi e dimostra che quando si assumono provvedimenti basati sul rigore scientifico questi non possono che essere accolti, al di là delle barriere ideologiche”. (LNews)
Dal Consigliere regionale Pietro Macconi
Milano, 7 ottobre 2024 – MACCONI CHIEDE COINVOILGIMENTO DEL PARLAMENTO – “Il tribunale ha riconosciuto la correttezza dell’azione di Regione Lombardia in merito al calendario venatorio, anche se questo ha creato non poca tensione nel frattempo – spiega Macconi -. Il giudizio pervenuto si è fatto attendere troppo a lungo: questi argomenti vanno giudicati immediatamente, al fine di evitare tensioni e ingiustizie. Il problema si risolve comunque soltanto modificando la Legge 157 e permettendo di approvare il Calendario Venatorio in Legge e non con una semplice Delibera che chiunque può impugnare con le conseguenze viste. Il problema è da risolvere a livello parlamentare; io mi impegnerò perché questo possa avvenire, ponendo fine, una volta per tutte, a questo angosciante stillicidio ideologico. Ciò è intollerabile: lo capiranno i nostri politici nazionali o faranno ancora finta di non vedere e non sentire e non sapere, perpetuando l’ingiustizia?”
Dal Consigliere regionale Carlo Bravo
Milano, 7 ottobre 2024 – Questa mattina il Tar Lombardia ha respinto il ricorso contro il calendario venatorio 2024/2025 della Regione Lombardia, presentato qualche settimana fa da un insieme di associazioni legate al mondo animalista. Sono confermate dunque sia le date di chiusura sia le giornate integrative previste originariamente dalla delibera di giunta.
“È una notizia che accolgo con gioia ma senza dimenticare quanto accaduto con la precedente sospensione del calendario, che ha privato migliaia di cacciatori lombardi del sacrosanto diritto di esercitare una passione secondo tempi e modi previsti dalle leggi in vigore”. Così commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della Commissione Agricoltura di Regione Lombardia Carlo Bravo.
“L’attività venatoria in Lombardia può così proseguire regolarmente come previsto, ma il cambio di passo che chiedo da tempo deve concretizzarsi quanto prima. Non possiamo più trovarci continuamente in balia delle decisioni di giudici che interpretano le norme contro le intenzioni del legislatore, danneggiando gravemente i cacciatori”, conclude il consigliere Bravo.
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