Istituto Pastori – Civiltà Rurale XII -14/15

Augusto Belluzzo,  preside dell’Istituto agrario Pastori, racconta al storia antica di questa scuola, il secondo istituto statale di Brescia. Fondato nel 1875 per volontà di Giuseppe Pastori che desiderava promuovere una formazione tecnica agraria d’eccellenza, ad oggi il Pastori è una scuola estremamente vocata e altamente specializzata nel settore agrario. Questo Istituto non solo offre una notevole cultura, ma anche la possibilità di un’esperienza pratica e concreta per gli studenti all’interno della più grande azienda agricola nazionale legata ad una scuola.

Nell’Istituto si possono trovare diverse specializzazioni: il settore vitivinicolo, il settore zootecnico e il settore floravivaistico. Come in tutte le Scuole Secondarie di II grado il bienno è comune a tutti gli studenti, questo per permettere agli studenti un eventuale riordino, ma soprattutto l’opportunità di conoscere le diverse specializzazioni. Dal terzo anno è possibile quindi scegliere le articolazioni proposte dall’Istituto, che sono tutte le articolazione previste dal Ministero dell’Istruzione.

In questi ultimi anni c’è stato un altissimo incremento degli iscritti, tanto da dover inserire il numero chiuso per le iscrizioni, ad oggi l’Istituto Pastori conta più di 1.000 studenti. Questo è un chiaro segno dell’interesse che i giovani stanno rivolgendo al mondo agrario e un sano ritorno all’agricoltura. Il Pastori è quindi la realtà di Istituto agrario più grande della Lombardia e uno studente che si diploma perito agrario non solo è pronto al mondo del lavoro, per il quale può scegliere anche diversi contesti (grazie all’alternanza scuola lavoro), ma può anche decidere di proseguire nel mondo universitario. Infatti l’80% degli studenti che si diplomando al Pastori, scelgono di continuare con gli studi universitari: veterinaria, nel settore agrario, ma anche ingegneria o medicina. Questo risultato denota la solida preparazione culturale che la scuola offre ai propri studenti.

Inoltre si è aperta una nuova possibilità a livello ministeriale solo per gli istituti tecnici agrari, il prolungamento di un anno oltre i 5. Il sesto anno è un percorso di eccellenza in enotecnica, sviluppato in collaborazione con la Provincia di Brescia. L’esigenza di nuovi posti per supplire alle esigenze ha fatto nascere l’idea di inglobare nell’istituto Villa Barboglio, ex sede della Scuola e attuale sede dell’assessorato all’Agricoltura, con la Provincia si sta cercando appunto di ampliarsi in questa direzione.

Il Preside ci parla anche dell’Offerta formativa del Pastori che comprende oltre le materie tecniche e scientifiche, per le quali è richiesta ai ragazzi una propensione verso l’aria scientifica e le scienze naturali, ma si affiancano anche le materie umanistiche e linguistiche , l’apertura all’internazionalizzazione è fondamentale poiché lo stesso fondatore Giuseppe Pastori si era ispirato nella creazione di questo istituto alle grandi scuole d’agraria francesi e tedesche. Inoltre la Scuola dà grande spazio all’informatica e alla tecnologia, provvedendo ad attrezzature all’avanguardia e gestendo anche le pratiche scolastiche attraverso il registro elettronico.

L’Istituto Pastori è senza dubbio per storicità e attenzione al progresso un’eccellenza non solo nel panorama regionale, ma anche a livello nazionale.

La prof. Giulia Zucchi, collaboratrice del Preside, ci guida nella visita alla struttura, scopriamo quindi il Laboratorio di Chimica agraria, nel quale avvengono analisi sugli elementi principali dell’agricoltura: terreno, acqua, foraggi e concimi; per approntare uno studio alla radice del prodotto agricolo.

Visitiamo l’aula zootecnica, in cui gli studenti hanno lezioni di anatomia e fisiologia degli animali domestici, approfondita poi dalle esercitazione in azienda, in cui l’alimentazione studiata nelle classi è, poi, preparata fisicamente per gli animali.

Entriamo nella serra dell’Istituto dove vediamo le produzioni floricole degli alunni, essi si occupano della coltivazione delle piante dalla semina alla vendita. L’istituto offre corsi di floricultura e giardinaggio anche per adulti, con lezioni serali ed esercitazioni.

Nella cantina del Pastori, incontriamo Davide Lombardi, perito agrario del Movimento di Civiltà Rurale ed ex studente del Pastori, che in questo contesto aveva mosso i suoi primi passi nel mondo del lavoro, ci parla di come il Pastori è sempre stato un istituto attento alle innovazioni.

Conclude la puntata Carlo Bingami, presidente di Civiltà Rurale, che sintetizza l’identità di questo storico istituto di Brescia con tre concetti: cultura, tradizione e innovazione.

 

 

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