L’unica strategia è l’unione

Spesso sono le piccole cose a creare problemi e a inceppare i grandi progetto. Questo lo si tocca con mano proprio nella caccia, dove l’unità venatoria di un ventennio fa, dettata dall’esperienza di pochi uomini che sapevano gestire quasi un milione e mezzo di associati, si è persa nel vento come il frullo di un fagiano. Ora i cacciatori in Italia sono circa settecentomila e ogni anno calano vistosamente. Le piccole cose, quelle che creano problemi, quelle che, in apparenza e in buonafede, intendono porre rimedio (a modo loro) ad una situazione difficile, risultano alla fine il classico “bastone fra le ruote”, che invece ti blocca e ti fa cadere. Oggi la caccia in Italia ha bisogno di tutto, tranne della divisione internaDall’Olio sta provando da mesi a portare avanti un progetto di federazione unica, che metta insieme e d’accordo tutti i cacciatori d’Italia, ma la strada è in salita. Troppe divisioni interne, troppi “orticelli” personali che non si vogliono abbandonare, orticelli come gli ATC che si svegliano una mattina e dicono che l’apertura non è concessa a chi è di un’altra provincia. Cose turche.

La caccia in Italia ha sempre più restrizioni ed è sempre più breve. La selvaggina da prelevare è sempre meno (ma non le tasse governative), le associazioni si contendono gli associati promuovendo la migliore copertura assicurativa, aumentano i controlli venatori da parte di sigle animal-ambientaliste che si mascherano da Onlus e così via. Nessuno vuole vedere al di là del proprio naso e tolto qualche azione qua e là, isolata e sterile, tutto rimane come prima. Una lenta agonia che porterà verso una caccia d’elite (per chi ne avrà le possibilità) nelle riserve e all’estero.

Invece di restare compatti, di provare a ritornare come venti o trent’anni fa, quando i cacciatori, oltre che a contare numericamente godevano anche di un rispetto politico, oggi si guarda nell’orto del vicino, cercando di danneggiarlo con invidia. Si creano sigle e movimenti di qualche decina di amici e si sbandierano proclami per poi finire inevitabilmente sconfitti. Sconfitti da chi ha veramente capito che è solo l’unione e l’organizzazione compatta delle persone a fare la differenza. Ecco perché è necessario che il mondo venatorio metta da parte ogni velleità personale, ogni ambizione politica e ogni rivalità nei confronti di questa o quella associazione. Ecco perché sarebbe ora di mostrare quella capacità che in molte occasioni i cacciatori di tutta Italia hanno sempre saputo dimostrare, sia sul fronte della solidarietà che nel sociale, anche nel comprendere che l’unione fa la forza. Invertire la rotta, tornare a ragionare con fermezza tutti uniti. Remare insieme dalla stessa parte per non fare il gioco di chi vuole annientarci. Il problema è che il cacciatore a parole ci starebbe anche ma poi nei fatti si lascia trascinare e quando riapre la stagione venatoria pensa solo alle sue giornate di caccia, ai suoi cani, agli abbattimenti numerosi, a come “fregare” le guardie e alle sbevazzate con gli amici. Per non parlare di quelli che usano i social network per farsi vedere belli con 50 germani o 200 allodole. Che dire… che tristezza!

Ma prima di appendere la doppietta al chiodo almeno proviamo ad essere uniti e… seri.

 

Beppe De Maria

Condividi l'articolo sui social!

Lascia un commento

required

required

optional


Una grande passione: il setter inglese

Una grande passione: il setter inglese con Pierluigi Sorsoli- Sorsoli’s Un grande cinofilo e un grande allevatore Una grande passione: il setter inglese Una grande passione: il setter inglese Condividi l’articolo sui social!

ACMA: guida al riconoscimento delle anatre e studi sul beccaccino e frullino

ACMA: guida al riconoscimento delle anatre e studi sul beccaccino e frullino In diretta con esperti e ricercatori del settore Condividi l’articolo sui social!

Lombardia : a che punto siamo con anellini, valichi, soarda ecc ?

Lombardia : a che punto siamo con anellini, valichi, soarda ecc ? In diretta con le associazioni del territorio Condividi l’articolo sui social!

Parliamo di caccia: CPA – abbiamo querelato ISPRA

Parliamo di caccia: CPA – abbiamo querelato ISPRA Parliamo di caccia: Tar e sospensioni-mancata modifica 157- valichi- ATC… In diretta con il Presidente nazionale del CPA Alessandro Fiumani ABBIAMO QUERELATO ISPRA PER OMISSIONE DEGLI ATTI D’UFFICIO Condividi l’articolo sui social!