La regione Marche ha recentemente introdotto alcune modifiche alla Legge regionale sulla caccia – una di queste riguarda la scadenza per il rinnovo all’iscrizione degli ATC
Marche: modifiche alla Legge regionale –
In precedenza, il termine per il rinnovo era fissato al 30 giugno, ma con la nuova normativa, la finestra temporale è stata estesa dal 1° giugno al 31 dicembre. Questa modifica offre ai cacciatori un periodo più ampio per adempiere agli obblighi amministrativi, favorendo una maggiore flessibilità.
Marche: modifiche alla Legge regionale – le altre:
‘ ̀ . In passato, i cacciatori che non rispettavano il termine del 30 giugno erano soggetti a una maggiorazione del 10% se effettuavano il pagamento entro luglio, che saliva al 50% nei mesi successivi. Con le nuove disposizioni, il comitato di gestione dell’ATC ha ora la facoltà, ma non l’obbligo, di applicare una maggiorazione molto più contenuta, che può arrivare a un massimo del 5%.
Queste modifiche riflettono un approccio più comprensivo e meno punitivo da parte delle autorità regionali, mirato a facilitare il rispetto delle scadenze da parte dei cacciatori. La riduzione delle sanzioni per i ritardi rappresenta un incentivo per una maggiore adesione alle normative, promuovendo al contempo la gestione sostenibile delle risorse faunistiche e la conservazione dell’ambiente naturale nelle Marche.
La distanza minima tra appostamenti fissi per la caccia è stata aumentata da 300 a 500 metri per garantire maggiore sicurezza e ridurre il rischio di incidenti. L’obiettivo è evitare sovrapposizioni di aree di tiro, assicurare spazio tra i cacciatori e migliorare la gestione del territorio e la tutela della fauna.
‘ ‘. Le sanzioni per la caccia prevedono la sospensione del tesserino venatorio per dodici mesi come deterrente. I proprietari devono comunicare annualmente il divieto di caccia sul proprio terreno. Il piano faunistico-venatorio rimane valido fino al successivo per garantire continuità. Autorizzate le prove cinofile nei centri di riproduzione per migliorare le capacità dei cani da caccia in un ambiente controllato. Le nuove norme mirano a migliorare la gestione della fauna, sostenere la caccia sostenibile e proteggere l’ambiente.
‘ nelle operazioni di controllo faunistico e nella caccia di selezione al cinghiale rappresenta un passo significativo per la gestione sostenibile della fauna selvatica.
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