Minacce di morte : una situazione che suscita preoccupazione ma anche pena
Minacce di morte ….. . Adesso siamo al penoso (o penale) – una situazione che suscita preoccupazione, che reca dolore e disagio, che avvilisce. Ma che allo stesso tempo suscita anche pena per questo mondo malato di gente, leoni da tastiera, che si nascondo dietro la sigla dell’animalismo strumentalizzati da qualche lobby di potere senza neppure che se ne rendano conto. Difficile pensare che questi se ne possano tendere conto considerato che lo sviluppo cognitivo che li contraddistingue ha un valore piuttosto scarso. Infierire su questi sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Detto questo però bisogna anche dare delle risposte, senza paura e senza ripensamenti. Noi lo stiamo già facendo attraverso un canale specifico, quello delle segnalazioni alla Polizia Postale di tutti gl’insulti ricevuti, di tutte le ingiurie e auguri vari … attraverso lo screenshot del PC e attraverso querele nei casi sussista un vero reato dove violenza, volgarità e diffamazione siano ben palesi. Le minacce di morte ricevute dal Consigliere regionale Floriano Massardi, il quale ha tutta la nostra solidarietà e tutto il nostro sostegno, sono solo l’ultima delle peggiori cose avvenute contro la caccia e contro i cacciatori in questi mesi, dopo le aggressioni, i pestaggi, le violenze urlate, le imboscate ecc ecc ecc.
Minacce di morte …. . Siamo in un paese democratico, per fortuna, ed ognuno di noi è libero di pensarla come vuole, ma questo senza prevaricare o ledere la libertà altrui. Soprattutto se questa libertà è sancita per legge e lo Stato e le regioni incamerano fior di soldi attraverso le tasse di concessione. Un escalation di violenza vera, autentica, che non dev’essere sottovalutata da chi ha il compito e il dovere di vigilare sulla sicurezza di tutti. Le indagini su questo caso, come su altri, sono in corso ed è auspicabile che si giunga presto all’identificazione dei responsabili in modo da conoscerne nomi e cognomi, vedere i loro volti, ed oltre ad una punizione serie ottenere anche un lauto risarcimento economico. Si perché questa gente bisogna toccarla nel portafoglio …. pesantemente !
C’è una cosa però che non quadra in tutto questo, un grosso rammarico che riguarda l’indifferenza dei media. Noi vediamo che sui nostri sempre più mediocri quotidiani locali, quelli che non bucano mai la notizia del trasferimento di un parroco da di città all’altra, si da sempre molto risalto alle notizie riguardanti il bracconaggio, o i ai verbali fatti dalla forestale a chi viene colto in flagranza di reato. Titoloni e mezze pagine alla volta. Quando però si tratta di parlare di aggressioni, danneggiamenti e minacce tutto viene ridotto a “brevi” . Gli stessi giornali che poi chiedono la pubblicità al settore della caccia e che si fanno pagare dalle associazioni per pubblicare un loro appuntamento settimanale ( per poi talvolta censuralo !)
In questi giorni anche la FIDC bresciana e quella bergamasca , attraverso i loro canali di comunicazione, hanno evidenziato il problema della violenza e delle aggressioni – di seguito i link per potervi accedere
http://www.fidcbergamo.it/wp-content/uploads/2018/12/P1020583.jpg
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