MINISTRO COSTA SIA RAPPRESENTANTE DI TUTTI
CACCIA, ROLFI: ATTIVITÀ NECESSARIA PER ECOSISTEMA. MINISTRO COSTA SIA RAPPRESENTANTE DI TUTTI
ASSESSORE: IL MINISTRO CENTINAIO HA TRACCIATO LA STRADA GIUSTA
Ministro Costa – Non si è fatta attendere la risposta dell’Ass.re regionale lombardo all’ agricoltura (con delega alla caccia) Fabio Rolfi, alle dichiarazioni del Ministro Sergio Costa che si era espresso sulla volontà di chiudere la pratica venatoria la domenica dopo il grave incidente di ieri nell’entroterra di Imperia dove ha perso la vita un ragazzo di 19 anni, ucciso da una fucilata durante una braccata al cinghiale. La caccia oltre ad essere fondamentale per l’equilibrio ambientale è tutelata da una legge, la 157, che prevede 2 giornate di silenzio venatorio: il martedì e il venerdì. Nel comunicato giunto in redazione l’Ass.re Rolfi chiede al Ministro di esercitare il proprio ruolo istituzionale senza condizionamenti di sorta e senza dichiarazioni di “pancia” dettate da quanto accaduto. di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato stampa nel quale si sollecita un incontro la cui richiesta è rimasta senza risposta da quattro mesi.
C&D
COMUNICATO STAMPA
Milano, 01-10) “La posizione del ministro Gian Marco Centinaio è quella giusta. Soprattutto dopo una tragedia bisogna riflettere, ragionare e lavorare da rappresentanti istituzionali, non da militanti di una fazione. L’ attività venatoria è fondamentale per l’equilibrio ambientale. E’ tempo di risolvere i problemi, soprattutto quelli legati al proliferare della fauna selvatica”. Lo ha detto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia in materia di attività venatoria.
“Chiedo al ministro Sergio Costa di esercitare in maniera più istituzionale il proprio ruolo, che presuppone l’essere il rappresentante di tutti e trovare le soluzioni più idonee ed equilibrate per risolvere i problemi. Comportarsi come un militante delle associazioni animaliste non fa parte di questo protocollo” ha aggiunto Rolfi rispondendo al ministro dell’Ambiente. “I pareri dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale talvolta vengono disattesi perché ideologici, non suffragati da elementi scientifici e finalizzati unicamente a impedire una pratica legittima e necessaria per l’equilibrio ambientale. A dimostrarlo è il problema, ormai fuori controllo, della presenza del cinghiale in Lombardia. Invito il ministro a visitare con me le campagne invase e devastate dalle nutrie, a incontrare gli agricoltori costretti a subire i danni dei cinghiali, pericolosi non solo per la terra, ma anche per le persone. Per non parlare di corvi, cornacchie, piccioni e cormorani. Chi risarcisce le aziende danneggiate? Chi contiene questi animali per difendere l’equilibrio dell’ecosistema? I cacciatori, non certo le chiacchiere delle associazioni animaliste” prosegue Rolfi.
“Sono quattro mesi che il ministro Costa non riceve gli assessori delle Regioni Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli sul tema dei limiti posti da Ispra all’attività venatoria e al contenimento della fauna selvatica. Questo atteggiamento è inaccettabile e del tutto incoerente con lo stile del governo Conte che al contrario sta dando credito e ascolto alle realtà territoriali” conclude l’assessore regionale lombardo.
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at 00:59
Credo fermamente come cacciatore e come dirigente dell’associazione venatoria Italcaccia; che un ministro del governo istituzionale debba essere SEMPRE AL DI SOPRA DELLE PARTI, se questi a invece è spudoratamente di parte; è meglio che dia le sue dimissioni.