Orgoglio Venatorio: lunedì incontro con i vertici ISPRA. Si volta pagina !

COMUNICATO STAMPA ORGOGLIO VENATORIO

 Lunedì 4 agosto 2014 ad Ozzano Emilia non si va per “pettinare le bambole” ma per ottenere un cambio di passo, una svolta nei rapporti con I.S.P.R.A , questo Istituto che per scelta politica è diventato l’ombelico del mondo, ove tutto e tutti dovrebbero sottostare a pareri che sono opinabili dal punto di vista tecnico-scientifico in quanto gravati e permeati da una ideologia anticaccia in alcuni dei suoi esponenti. Ed è con questo spirito che la Delegazione che si accinge a partecipare a questo importante incontro vuole avviare un confronto aperto e corretto, che sia improntato al rispetto reciproco ed alla collaborazione volta a costruire un percorso condiviso e non condizionato da retaggi ideologici.

E’ auspicabile la sigla di un protocollo ove si concordi un sintetico programma operativo e si diano delle priorità rispetto ai temi aperti, in particolare quello sulla fornitura di dati certi, delle caccie tradizionali e della prestazione puntuale dei servizi da erogare.

Cacciatori Italiani, quello che vorremmo fare ve lo diciamo prima così come vi diciamo che non saremo condizionati dai tanto famosi “PUNTI DI CADUTA” che hanno contraddistinto negli anni la politica venatoria con il risultato che è sotto gli occhi di tutti e che ci ha costretto a manifestare fuori dei cancelli di I.S.P.R.A. .  Solo grazie agli oltre 1.000 cacciatori che provenienti da tutta Italia hanno effettuato il presidio ad Ozzano Emilia abbiamo coinvolto i vertici I.S.P.R.A  a venire da Roma per incontrarci.  A tutti Loro vada il nostro grazie!!

Purtroppo vi sono da registrare più o meno velati tentativi di porre discredito alle nostre iniziative e queste purtroppo non 10557305_326870757468420_4774103315954482129_nprovengono dai nostri avversari, bensì da ”fuoco amico”. Vorremmo tranquillizzare anche loro nel ribadire che il nostro intento è solo e solamente quello di dare voce ed interpretare il malcontento e le istanze della base dei cacciatori italiani stanchi dell’immobilismo e delle politiche di retroguardia da parte di coloro che li dovrebbero rappresentare.

Qualche risultato è stato ottenuto, certo è che chi non fa nulla non sbaglia mai.

UFFICIO STAMPA DELL’ORGOGLIO VENATORIO                                          Bergamo  01 agosto 2014

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1 Commento

  • Marco

    Scusate, ma ancora una volta non abbiamo capito nulla e potrebbe essere tardi! La caccia da appostamento con l’utilizzo di richiami vivi è sotto attacco: animalisti / ambientalisti hanno congeniato un progetto chiaro e funzionale. Attraverso pressioni ed informazioni distorte hanno convinto le commissioni europee a muovere richieste di chiarimento (la cosiddetta messa in mora) allo stato italiano, il quale, con il nuovo spirito protezionista, trasversale a quasi tutte le forze politiche, ha strumentalizzato tali richieste cogliendo l’occasione per penalizzare immotivatamente alcune forme di caccia, alla faccia dell’Europa!
    Questo era già stato provato con successo lo scorso anno, infatti con legge 97 del 6 agosto 2013, articolo 26, il legislatore rispondeva alla procedura d’infrazione 2006/2131.
    Ora, nonostante le responsabilità addebitabili ad Ispra, e che prima o dopo si vorrebbe risolvere, non vi pare che oggi gli sforzi e le energie debbano essere concentrati altrove? Non vi sembra che Ispra sia lo specchietto per le allodole per allontanare l’attenzione dal problema principale?
    Per quanto il testo originario del decreto legge sia stato modificato e licenziato dal Senato, non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale! L’atmosfera che traspare quotidianamente dal mondo della politica non può che favorire colpi di mano dell’ultimo minuto degli animalisti e metterci ulteriormente in difficoltà.
    Auspico che, alla fine, il decreto legge passi indenne dalle forche caudine, ma da lì deve iniziare un progetto unitario di tutte le associazioni da perseguire con forza in sede europea oltre che in Italia, per evitare il ripetersi (e c’è da aspettarselo) di situazioni analoghe. Attenzione anche perché se dovesse passare il boicottaggio della caccia da capanno i prossimi nel mirino saranno altre forme di caccia, vedi limitazioni dei colpi nella caccia agli ungulati.

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