Il Sindacato Venatorio Italiano (SVI) scrive a tutti i Prefetti d’Italia: “Basta alle provocazioni animaliste !”

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 Tutti i Prefetti Italiani e i Ministri dell’Interno, Alfano e delle Politiche Agricole Forestali, Martina, sono i destinatari di una informativa del Sindacato Venatorio Italiano, ove in maniera circostanziata sono stati evidenziati episodi di grave entità,nei quali sono stati coinvolti numerosi cacciatori Italiani.
Protagonisti di queste iniziative, loro malgrado, sono in gran parte i cacciatori anziani, vittime nella pratica  di atti provocatori e vessatori, volti ad ostacolare ed interdire l’attività venatoria con ogni mezzo, compresa la violenza privata, da parte di sedicenti gruppi animalisti quali ad esempio il “Fronte animalista”.
Essi, oltretutto,  attraverso la rete e i social network si vantano e ostentano queste imboscate esaltandosi delle loro imprese,verso i cacciatori che per loro natura  educazione e maturità,preferiscono non cedere alle loro provocazioni, non rispondendo alla violenza con altra violenza.
Questi “antagonisti” della caccia, devono essere dissuasi con ogni mezzo lecito, attraverso una capillare operazione di prevenzione da parte degli organi preposti, sull’intero territorio Nazionale. Per questi motivi sono stati coinvolti anche i Signori Ministri dai quali dipendono rispettivamente i Prefetti, i Questori e tutte le Forze di Polizia, ed il Corpo Forestale dello Stato.
Dopo questa iniziativa, si rimane in attesa di sapere quali azioni si intendono intraprendere nei confronti di questi pseudo-animalisti, che facendosi scudo dell’animalismo più integralista si ritengono, al di sopra e al di fuori della Legge.
In uno Stato di diritto nessuno si può arrogare questa prerogativa e ritenendosi esonerati dal rispetto delle regole e dalla Legge.
Quando i cittadini cacciatori commettono qualsiasi tipo di infrazione,regolarmente vengono sanzionati e spesso anche penalmente.
Lo SVI pretende che stesse procedure  e stesso metro  vengano adottate nei confronti di chiunque violi le norme ed il codice di procedura penale, animalisti compresi.
Se così non fosse,e per evitare e prevenire, come è riportato nella informativa,recapitata ai Signori Ministri e Signori Prefetti, ognuno si dovrà far carico delle rispettive responsabilità.
Qualora si verificasse episodi che potrebbero sfociare in atti di cronaca nera nessuno potrà dire di “non sapere”, e dovrà render conto del proprio operato.
Stiamo perdendo la pazienza, la tolleranza verso questi episodi è giunta allo zero, questi “animalari della malora” , devono essere assicurati alla giustizia. Che ognuno faccia il proprio dovere ad ogni costo,perché prima che sia troppo tardi:  a buon intenditor poche parole.
Portavoce Sindacato Venatorio
Barbara Mazzali
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4 Commenti

  • Domenico Duccio De Filippis

    Questa è una cosa che rende nobile il sindacato venatorio,non è ipocrita e va in difesa giusta del cacciatore.Soprattutto mette in evidenza la stupidita degl’animalari e la cattiva gestione delle istituzioni.

  • Renzo Benzi

    Richiesta legittima e dovuta, denuncia vera e preoccupante, l’intolleranza insensata e demenziale di questi animalari si sta espandendo, l’ultima notizia e la protesta contro la religione cattolica nel periodo pasquale, l’agnello sacrificale tramandato dalla storia, a loro non va bene e quindi bisogna cancellare la storia, che le istituzioni ci pensino.

  • mario santoro

    ormai sono anni che questi poveri dementi (che si definiscono animalisti ma non lo sono)vanno a disturbare persone anziane atti ad esercitare attività venatoria oltretutto legalmente e dopo lauti versamenti effettuati alla regione alla provincia e alle associazioni venatorie vanno da queste persone perche’ sanno che non alzerebbero mai un’arma conto persone (anche se dementi) perche’ sono persone che pensano prima di premere il grilletto , però cari politicanti che siete al governo ,invece di scaldare la seia e non fare niente prendete atto di questa situazione ,perche’ il giorno che incontreranno una testa calda ci scapperà il morto ,è sarà un precedente perche’ poi ogni domenica ci sarà un morto, cacciatore o animalista .allora qualcuno immezzo a voi lo dirà ,”ve lo avevo detto io” ma sarà troppo tardi,e la vostra coscienza (se ne avete una) vi rimordera’ per tutta la vita . attenzione animalisti, che il governo non vi tutela

  • Federico Nigri

    Sono soddisfatto dell’operato del vostro sindacato. Mi auguro che le nostre Istituzioni prendano finalmente atto di ciò che accade, e cosa potrebbe accadere durante l’esercizio della caccia. Purtroppo gli animalisti sono solo provocatori, non accettano il dialogo.

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