Tesserino formato APP – il “si” di Federcaccia
Tesserino formato APP – il “si” di Federcaccia
A differenza delle altre associazioni la Federcaccia lombarda promuoverà la sperimentazione della APP sul telefono per segnare le giornate di caccia e i prelievi effettuati- solo in questo modo, spiegano, si po’ dare una valutazione obbiettiva.
CACCIAPENSIERI
La volontà di Regione Lombardia di voler promuovere la sperimentazione di un tesserino venatorio digitale su smartphone, annunciata mercoledì scorso dall’assessore Fabio Rolfi durante una riunione a Milano con i presidenti degli Atc e dei Comprensori Alpini di tutta la Lombardia ha suscitato le polemiche di alcune associazioni venatorie. Federcaccia invece intende aderire alla sperimentazione promossa dal Pirellone; solamente conoscendo e sperimentando questa novità saremo in grado di dare una valutazione oggettiva e concreta, dando il nostro contributo per migliorare ed affinare l’applicazione. E’ evidente che il tesserino cartaceo rimarrà in vigore sempre poiché previsto dalla legge 157/92; inoltre un’istituzione come la Regione non può certo obbligare nessun cacciatore a dotarsi di smartphone ma può però offrire l’alternativa di uno strumento più moderno e pratico per adempiere agli obblighi di legge.
Perché un cacciatore non può scegliere la modernità?
Non è un atteggiamento oscurantista quello di negare ogni novità a priori senza nemmeno conoscerla?
a cura di “FEDERCACCIA BRESCIA”
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*Abbiamo appreso dagli organi d’informazione locale – scrive la FIDC Brescia nel proprio comunicato – che la vicenda dello sversamento di olio minerale nella pozza Meder a Serle è arrivata ad un punto di svolta con la richiesta di rinvio a giudizio di un presunto colpevole, un cinquantenne residente nel piccolo comune bresciano. Qualora le accuse dovessero essere confermate si tratterebbe un atto che non ha nessun tipo di giustificazione. Come amanti, appassionati e fruitori dell’ambiente non possiamo che dissociarci da questo episodio e da tutti quelli più o meno gravi che accadono ogni giorno per colpa di tanti delinquenti. Ma ci infastidisce vedere come qualche addetto alla carta stampata non perda l’occasione di attaccarci in considerazione del fatto che il presunto inquinatore è un cacciatore. Sono polemiche da quattro soldi che non aiutano la difesa dell’ambiente e la sensibilizzazione culturale per la difesa di questi piccoli grandi tesori di biodiversità.
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